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Raffaele Dragani (in Arte RAF, www.rafdragani.com) e il suo astrattismo materico

Raffaele Dragani e l'astratto. Una miscellanea di suggestioni discordanti che si figura con pennellate
decise in un piano sequenziale di linee cromatiche contrastanti.
Un caos calmo che porta lo spettatore dentro una spirale mai banale di emozioni primarie. Una
ricerca libera dall'astrattismo geometrico di Rotko e Mondrian su una base di partenza classica che
mutua e si trasla in pennellate discontinue, ricche di colore, come ali distese sulla tela. La
commistione materica è altresì importante per comprendere la tecnica dell'artista e la sua ricerca
nell'uso dei diversi materiali come gesso e carta di giornale. Un percorso di crescita che passa dalla
figurazione, all'astrazione dell'attimo. Nell'opera di Dragani si coglie una vera e propria struttura
contenutistica che si esprime attraverso due piani con valenze diverse. Un viaggio mentale e un
altro non meno importante, di tipo spirituale che si declina in un abbraccio panteistico del mondo.
Un battito vibrante in cui l'universo stesso appare orfano del momento.
Un action painting privato della sua matrice a goccia seguito da un'immediatezza di espressione che
colpisce al cuore e lascia interdetti per potenza di contenuto.
Dragani coglie l'essenza stessa dell'astrattismo ricreando un linguaggio artistico rivoluzionario
capace di migliorare la condizione esistenziale dell'uomo. Qui troviamo la rappresentazione di un
momento privato, espresso attraverso una serie di emozioni materiche dell'anima. Un astrattismo
lirico che crea un legame forte tra autore e spettatore in una commozione visiva e partecipativa
condivisa che rimane impressa negli occhi di chi guarda.


Dott. Christian Humouda

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